Il salario minimo
Merz, leader della CDU, ha fatto un passo indietro rispetto a una delle principali promesse dei socialdemocratici, quella del salario minimo. Ha dichiarato infatti in un’intervista alla "Bild am Sonntag", che non c'è alcuna garanzia automatica che il salario minimo salga a 15 euro nel 2026, come invece ha sostenuto la scorsa settimana il leader dell'SPD, Lars Klingbeil.
Attualmente, il salario minimo è di 12,82 euro all'ora.
L'accordo rimanda alla decisione della commissione indipendente per il salario minimo. Merz non ha quindi tutti i torti quando afferma che non esiste un “automatismo giuridico”, poiché l'aumento è nelle mani della commissione. Ma anche Klingbeil potrebbe avere ragione se la commissione stabilisse un salario minimo pari al 60% del salario medio a tempo pieno - uno dei criteri di riferimento.
L’imposta sul reddito
Nell’accordo si sostiene che l'imposta sul reddito, la cosiddetta Einkommensteuer, per redditi medi e bassi sarà ridotta nel 2027. Ma parlando con la "Bild am Sonntag", Merz ha detto che non è cosa certa. Ci sarebbe stato un disaccordo su questo punto, per cui la questione è stata lasciata aperta. Merz ha poi detto di voler ridurre l'imposta sul reddito se il bilancio pubblico lo consente.
L’immigrazione
Unione e SPD vogliono aumentare ulteriormente le espulsioni e convincere i Paesi di origine a riprendere i propri cittadini. Secondo Klingbeil, il diritto fondamentale all'asilo rimane inviolabile. Tuttavia, l'accordo di coalizione prevede che i programmi federali di accoglienza volontaria vengano interrotti “per quanto possibile”. Per ben due anni, i rifugiati con protezione limitata non potranno portare in Germania i loro familiari. E sarà possibile respingere i richiedenti asilo alle frontiere, pur nel rispetto delle leggi vigenti.
Ottenere la cittadinanza tedesca
L’Union, CDU/CSU, ha strappato una concessione alla SPD: secondo Merz, in futuro la naturalizzazione dovrebbe essere possibile solo dopo cinque anni. Ricordo che l’Unione voleva anche revocare la cittadinanza tedesca ai cittadini con doppia cittadinanza che commettono gravi reati. Nessuno dei due obiettivi è stato raggiunto.
Il reddito di cittadinanza. Cosa dice l'accordo di coalizione?
Il reddito di cittadinanza, Bürgergeld, dovrebbe essere abolito nella sua forma attuale e riorganizzato in un “nuovo reddito di base per le persone in cerca di lavoro”. I disoccupati dovranno “cercare attivamente un impiego”. Il futuro governo vuole infatti inasprire “gli obblighi di cooperazione e le sanzioni”. I sussidi saranno ritirati completamente se le persone in grado di lavorare rifiutano ripetutamente un lavoro ragionevole.
Il servizio militare verrà reintrodotto?
La CDU/CSU e la SPD vogliono introdurre un nuovo modello di servizio militare, inizialmente basato sul volontariato, come chiedeva la SPD. Il modello sarà quello del servizio militare in Svezia.
Il servizio militare obbligatorio è stato sospeso in Germania nel luglio 2011 dopo 55 anni sotto l'allora ministro della Difesa Karl-Theodor zu Guttenberg (CSU).
Consumo di cannabis e legge sull’autodeterminazione
È prevista per l’autunno del 2025 una valutazione della legge sulla legalizzazione della cannabis. La decisione se annullare la legalizzazione entrata in vigore l’1 aprile 2024 è quindi rinviata e l’esito è aperto. Questo vale anche per la legge sull'autodeterminazione (Selbstbestimmungsgesetz) approvata dalla coalizione a novembre: dovrà essere valutata entro il 31 luglio 2026. La CDU e la CSU volevano abolirla, la SPD voleva mantenerla.
Il Deutschlandticket resta, ma sarà più costoso dal 2029
Attualmente il biglietto costa 58 euro al mese. L'offerta sovvenzionata dallo Stato, che consente di viaggiare sui trasporti pubblici in tutta la Germania, costava 49 euro al mese quando è stata introdotta quasi due anni fa. A gennaio il prezzo è salito a 58 euro.
L'analisi di Mara Gergolet
La corrispondente da Berlino del "Corriere della Sera", Mara Gergolet, ha dato ai microfoni di COSMO italiano una valutazione e un commento politico su questo accordo di coalizione. Gergolet è convinta che Unione e SPD possano trovare basi comuni per governare i prossimi quattro anni e che abbiano dimostrato di saper scendere a compromessi, garantendo alla prossima legislatura un buon esito. Per la giornalista, un nodo che potrebbe rivelarsi ostico è quello del ministero delle Finanze. Si dice sarà affidato alla SPD e a Lars Klingbeil. A lui l'onere di trovare i fondi necessari per poter concretizzare le promesse fatte nell'accordo di coalizione o, al contrario, di giustificarne la rinuncia.