Il cioccolato di Dubai
Da qualche settimana impazza su internet e sui social media il cosiddetto "cioccolato di Dubai". Alcuni dicono che sia solo una moda passeggera come tante, altri invece ne sono davvero ossessionati. Il prezzo è spropositatamente alto, più di 15 euro a tavoletta, ma la richiesta rimane grande. Alcuni discount tedeschi hanno annunciato che venderanno presto delle proprie versioni di questa tavoletta a prezzi più moderati.
Dubai non è un tradizionale produttore di cacao; le fave sono importate dai principali Paesi coltivatori, come Ghana, Costa d'Avorio o Ecuador. Tuttavia, è il luogo in cui il cioccolato viene trasformato e arricchito con ingredienti unici, spesso davvero di lusso, come l’oro alimentare, datteri farciti, pistacchi del Medio Oriente e spezie pregiate come lo zafferano e il cardamomo e, ovviamente, cacao di alta qualità come quello criollo e quello trinitario.
Quanto costa il cioccolato di Dubai?
I prodotti più esclusivi possono costare fino a 100-200 euro per confezioni di lusso. Ci sono poi le tavolette di cioccolato a prezzi, diciamo ironicamente, più accessibili. A Dubai il cioccolato costa circa 16,60 euro a tavoletta. Qui in Germania non costa molto meno. È caro per l'elevata domanda e la scarsa disponibilità. Ma anche a causa della crema di pistacchio, che è più richiesta che mai e quindi va letteralmente a ruba. La domanda di cioccolato di Dubai e, quindi, di crema di pistacchio, continua a crescere anche perché, nel frattempo, qui in Germania, ci si fa un po’ di tutto, dal tiramisù, alle Quarkbällchen, fino allo Stollen natalizio.
Rapporto qualità - prezzo
Il cioccolato di Dubai non è sempre davvero di Dubai. Alcuni produttori sostituiscono ingredienti costosi con versioni più economiche, ma il prezzo rimane alle stelle. Gli esperti della rubrica dell’ARD "Marktcheck", avvertono sull'uso di ingredienti come olio di palma e grasso di burro, e l'aroma artificiale di pistacchio. Ad esempio, il cioccolato Lindt, pur pubblicizzato come "di Dubai", contiene solo il 9% di crema di pistacchio. Insomma, il prezzo elevato in molti casi non è assolutamente giustificato.
Il pistacchio, l’ingrediente che fa la differenza
Il trend del pistacchio è esploso in Italia già diversi anni fa, ben prima dell’apparizione del cioccolato di Dubai. Se ne fanno creme, farciture di cornetti e pandori, e lo si mette addirittura sulla pizza. Come si spiega questo successo? Si tratta di particolari strategie di produzione e marketing? Lo abbiamo chiesto a Biagio Fallico, docente di tecnologia alimentare all’università di Catania, che ci porta nelle coltivazioni di pistacchio, in particolare in quelle di Bronte, in Sicilia, che si distinguono dalle altre per un frutto che è sempre verde.
Il cioccolato e la sua storia
Il cioccolato ha origini antichissime, ce lo ha rivelato oggi Gigi Padovani, giornalista, scrittore e critico gastronomico. Padovani, insieme alla moglie Clara, ha scritto e pubblicato oltre trenta libri di cultura agro-alimentare. Di loro, non a caso, si parla come della "coppia fondente" del food writing italiano, definizione che calza a pennello parlando di cioccolato. Tra i loro libri più recenti sull'amato dolce ricordiamo "Storie di cioccolato a Torino e in Piemonte" e "La grammatica del cioccolato e del cacao", che raccolgono tante storie, aneddoti e curiosità. Come è arrivato il cioccolato in Italia? E perché Torino è considerata la capitale del cioccolato? Questo e molto di più nell’intervista a Padovani.