Multe tra Italia e Germania, chi le paga? COSMO italiano 30.09.2024 19:19 Min. Verfügbar bis 30.09.2025 COSMO Von Cristina Giordano

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Multe tra Italia e Germania, chi le paga?

Stand: 30.09.2024, 17:25 Uhr

di Cristina Giordano, Enzo Savignano e Cristiano Cruciani

Sembra essersi sbloccato lo stop al pagamento delle multe prese in Italia da automobilisti con targa tedesca, Enzo Savignano ci spiega perché. Ma perché le riscossioni delle contravvenzioni transfrontaliere sono così complicate? Lo abbiamo chiesto a Mario Rossi, giornalista della rivista Quattroruote.

multe | Bildquelle: alliance

Le multe non pagate. Perché?

Da più di un anno tanti automobilisti stranieri, in particolare tedeschi, austriaci ed olandesi, non pagano le multe prese in Italia. I tre Paesi Germania, Austria ed Olanda, avevano bloccato la possibilità da parte delle autorità di italiane di risalire ed individuare il proprietario o il conducente straniero del veicolo con cui era stato infranto il codice della strada. Tutto questo perché, secondo autorità giudiziarie tedesche, austriache ed olandesi, erano state compiute ripetute violazioni della riservatezza e dei dati personali dei propri cittadini.

Il sistema Eucaris

Allora in Europa dal 1994 è attivo l’European Car and Driving Licence Information System (Eucaris), un sistema che raccoglie le targhe e le patenti presenti di tutti i Paesi membri dell'Ue ma anche Regno Unito, Svizzera e Norvegia. Non è un vero e proprio database unico europeo, ma sono tutti database dei paesi aderenti a cui le autorità degli altri Paesi possono chiedere di accedere. In questo caso però l'accesso ai database tedeschi, austriaci ed olandesi è stato richiesto da un'azienda privata italiana incaricata della riscossione delle multe, rimasta ancora ad oggi anonima.

Quale errore ha commesso l’azienda italiana?

A quanto sembra avrebbe fatto un uso troppo disinvolto dei dati, accedendo al sistema Eucaris cioè avrebbe richiesto i dati anche al di fuori dei casi previsti. Da qui l'intervento di alcune autorità giudiziarie. Per esempio alcuni tribunali amministrativi tedeschi hanno bloccato l’attività di questa azienda privata anche se operava per le autorità italiane. E quindi le targhe degli autoveicoli di tedeschi, austriaci e olandesi sono rimaste, come dire, invisibili, e i proprietari o i conducenti dei veicoli non rintracciabili.

Ma di quale tipo di multe stiamo parlando?

Con alcune direttive europee sono state stabilite le otto violazioni del codice della strada commesse in Italia che possono essere punite anche all’estero: eccesso di velocità, mancato uso della cintura di sicurezza, passaggio con semaforo rosso, guida in stato di ebbrezza, guida sotto sostanza stupefacenti, mancato uso del casco, circolazione su corsia vietata, uso indebito di telefono cellulare o altri dispositivi. Gli stranieri che violano queste norme possono essere multati. Di recente sono stati aggiunti anche altri reati punibili anche all'estero.

L’intervento di Matteo Salvini

Matteo Salvini | Bildquelle: ap

Secondo alcuni media italiani e anche il magazine tedesco "auto motor sport", il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, nonché vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini è dovuto intervenire per risolvere la questione. Salvini ha attribuito il problema delle multe non ricevute da tedeschi, austriaci ed olandesi a "problemi tecnici del sistema". Pochi giorni fa è stato annunciato dai media tedeschi che il problema tecnico, o la presunta violazione della privacy, è stata risolta, quindi i tedeschi torneranno a pagare le multe per le infrazioni del codice stradale commesse in Italia. A quanto sembra per austriaci ed olandesi la situazione non si è ancora sbloccata e sarà necessario ancora del tempo.

Saranno pagate tutte le multe arretrate?

Non è detto. Come prevedono la procedure del codice stradale italiano, agli automobilisti stranieri deve essere notificata la multa italiana, il cosiddetto avviso di protocollo, entro 360 giorni. Se il tempo, di praticamente un anno, trascorre senza che l’infrazione venga recapitata allora la multa va in prescrizione e questo potrebbe essere avvenuto già per tante multe italiane per automobilisti con targa tedesca.
E il danno potrebbe essere non da poco per tanti comuni. Per esempio come sottolineato dalla stampa locale, il solo comune di Merano avrebbe raccolto circa 4.000 multe che non è stato possibile recapitare, e corrisponde ad un danno  totale di oltre 230.000 euro. La situazione è simile in altre città italiane come Roma, Bolzano o Firenze. Difficile capire a quanto possa ammontare il danno totale, ma la cifra potrebbe essere anche di diversi milioni di euro.

Le multe in lingua straniera?

Come specifica l’ADAC, uno dei principali automobil club tedeschi, se viene comminata una multa da un’autorità straniera, questa deve essere scritta in inglese o ancor meglio in tedesco. Perché chiunque riceve una sanzione deve conoscere e comprendere cosa sia accaduto anche perché è suo diritto presentare un ricorso che sia in Italia che in Germania non deve superare i 60 giorni. Ricordiamo che se una multa non viene pagata se passa troppo tempo, per esempio sei mesi, l’importo si raddoppia.

La situazione in Italia

Il confine italo-austriaco | Bildquelle: wdr dpa

Abbiamo cercato di capire se anche le multe che prendono gli italiani in Germania, vengono recapitate puntualmente. Anche in Italia sarebbe meglio sfatare il mito di chi sostiene che le sanzioni prese all’estero non siano valide, o non arrivino a casa.
Attenzione: cestinarle invece potrebbe essere un grande errore. Perché? Ce lo ha spiegato Mario Rossi, giornalista della rivista Quattroruote: “La prima cosa da dire è che alcune sanzioni stradali in alcuni Paesi sono considerati reati e quindi vengono comunque perseguite. E il trasgressore di un altro Paese magari non lo sa, pensa che sia una normale multa stradale, invece un eccesso di velocità piuttosto importante in alcuni Paesi è considerato reato”.