Un impegno diffuso in tutta la Germania
In Germania quasi 29 milioni di persone sono impegnate in attività di volontariato, e questo corrisponde a quasi il 40% della popolazione di età pari o superiore ai 14 anni. Lo dice il “Vierten Engagementbericht”, rapporto pubblicato ieri (04.10.2024) sul volontariato in Germania, voluto dal Ministero federale per gli Affari familiari.
Gli ambiti in cui si impegnano i volontari in Germania sono ad esempio quelli dei club sportivi o culturali, delle organizzazioni ambientaliste, dell'assistenza o delle scuole. E sono indubbiamente un supporto indispensabile nei servizi di emergenza - vigili del fuoco e protezione civile, per esempio - e nell'integrazione dei rifugiati. In molte aree, interi settori crollerebbero se non fosse per i volontari.
In quasi tutte le città distribuiscono ogni giorno cibo ai senzatetto, allenano i bambini a calcio e anche la politica locale è fatta principalmente da sindaci e consiglieri volontari. Inoltre si cercano volontari ad esempio per le elezioni federali anticipate del 23 febbraio 2025.
Manca una normativa federale
Attualmente non esiste una normativa legale standardizzata a livello nazionale in materia. Così, mentre i volontari dell'Agenzia federale per il soccorso tecnico - THW -, l’equivalente della nostra protezione civile, o dei vigili del fuoco, sono esonerati dal lavoro e continuano a ricevere uno stipendio anche durante la loro missione, questo non vale ovunque, invece, per i volontari delle organizzazioni umanitarie come ASB - Arbeiter-Samariter-Bund -, che si occupa di assistenza e soccorso sanitario, la Croce Rossa o la Deutsche Lebens-Rettungs-Gesellschaft, la DLRG, Associazione tedesca per il salvataggio. I volontari di queste istituzioni devono prendere ferie o utilizzare il loro tempo libero. Ecco perché la Croce rossa tedesca chiede ora norme federali uguali per tutti.
Le agevolazioni per i volontari
Chi svolge un’attività di volontariato per un’associazione o ente è sempre assicurato. Non solo, in alcuni casi riceve comunque un rimborso spese o un'indennità forfettaria. In alcuni casi, se per fare volontariato si lavora di meno e si percepisce uno stipendio minore, si può chiedere al datore di lavoro che anche il mancato guadagno sia incluso nel calcolo dei contributi per la pensione.
Ma il diritto a una pensione si matura anche, ad esempio, se si assiste qualcuno a casa o si svolge attività di volontariato, come il Freiwilliges soziales Jahr, il Freiwilliges Ökologisches Jahr, l'Anno Sociale o Ecologico di volontariato, o il Bundesfreiwilligendienst, il Servizio federale di volontariato.
Anno sociale per il volontariato
Il Freiwilliges soziales Jahr (FSJ) è regolamentato da un’apposita legge e viene svolto da giovani di età compresa tra i 16 e i 26 anni come servizio prevalentemente pratico e con obiettivi di apprendimento. E molti lo fanno infatti finita la scuola. È simile ai servizi civili volontari regolamentati e che offrono un piccolo stipendio. Inoltre permettono a tanti giovani di avvicinarsi a delle realtà con cui altrimenti non avrebbero contatto - la speranza è che continuino poi il loro impegno volontariamente. Il problema è che negli ultimi anni si sta alzando sempre di più l’età dei volontari e mancano i giovani che prendono il loro posto.
Il volontariato fondamentale anche nello sport
Circa 1,7 milioni di volontari sono coinvolti nel calcio in tutta la Germania. Forniscono maglie fresche di bucato, preparano gli allenamenti, tagliano l'erba o accompagnano i bambini alle partite in trasferta. “Ogni squadra di calcio in Germania funziona solo perché le persone danno una mano. Questo lavoro è spesso poco apprezzato”, sottolinea il vicepresidente della DFB, la Federcalcio tedesca, Peter Frymuth.
Accesso diseguale al volontariato
Il “Quarto Rapporto sul Volontariato” evidenzia però come non tutti i gruppi sociali siano rappresentati nel volontariato. I gruppi meno rappresentati sono infatti le persone a basso reddito, senza titolo di studio o che portano una disabilità. Anche chi ha una biografia internazionale sembra avere meno accesso al volontariato, ma non si tratterebbe di una minore disponibilità all’impegno gratuito. In realtà la disponibilità da parte dei cittadini stranieri o di origine straniera è spesso più informale, spontanea e non documentata.
Il Friedensdorf International di Oberhausen
Il Friedensdorf, che tradotto significa «villaggio di pace», si trova nel cuore della Germania, vicino a Oberhausen. Qui arrivano ogni anno fra i 200 e i 300 bambini malati o feriti da Paesi in guerra o in situazioni di crisi come Afghanistan, Angola, Tagikistan, per venire curati negli ospedali tedeschi. Questi sostengono per loro le spese dei trattamenti, per esempio per l’osteomielite, e mettono a disposizione strutture, medici e infermieri.
Ma i volontari sono essenziali per l'esistenza di questo progetto, sottolinea ai nostri microfoni Manuela Rossi. Anche lei ha iniziato a prestare aiuto come volontaria e oggi lavora come coordinatrice di Friedensdorf nell’ufficio di Berlino. Spiegandoci i suoi compiti ci spiega anche cosa fanno i moltissimi volontari per i circa 200 bambini assistiti, tra i due e 14 anni. Sono bambini che arrivano in Germania senza la loro famiglia e senza alcun accompagnamento e tra cure e convalescenza nel villaggio rimangono qui anche due anni. I volontari possono giocare con loro, andarli a trovare in ospedale e dar loro una mano a superare questo periodo, fino a quando, guariti, torneranno in patria.
Friedensdorf International è nato 57 anni fa, ed è un'organizzazione ufficialmente riconosciuta dalle istituzioni tedesche per il suo intento caritativo. È possibile visitare il villaggio, con preavviso, ed è sempre possibile sostenerlo con donazioni, anche di abiti. Per qualsiasi informazione contattate i responsabili.
L’impegno di una volontaria italiana a Magdeburgo
Elena Orsini è insegnante di educazione artistica e italiano come seconda lingua in un liceo di Magdeburgo, ma nel suo tempo libero si occupa dell'associazione culturale CIMA - Centro Italiano di Cultura in Sassonia-Anhalt. Associazione culturale di volontariato da lei ideata e co-fondata che dal 2017 promuove la cultura italiana e l'integrazione. Nel 2019 Elena Orsini ha ricevuto il Premio integrazione per il suo impegno nel Land della Sassonia-Anhalt. Ci ha parlato dei progetti rivolti ai bambini, dai corsi di lingua e lettura di fiabe bilingui, ma anche del sostegno agli italiani che arrivano in Sassonia Anhalt attraverso il progetto EU-MIGRA. Sono pochi, molto meno che in altre regioni tedesche, e proprio per questo non trovano le strutture o le informazioni necessarie.