Novità per iscritti AIRE: sanzioni, IMU, codice fiscale. COSMO italiano. 12.09.2024. 19:20 Min.. Verfügbar bis 12.09.2025. COSMO. Von Filippo Proietti.
Novità per iscritti AIRE: sanzioni, IMU, codice fiscale
Stand: 12.09.2024, 17:49 Uhr
a cura di Filippo Proietti, Giulio Galoppo, Luciana Mella e Daniela Nosari
Non iscriversi all'AIRE può costare caro. O così doveva essere dal primo gennaio 2024. Ma cosa ne è stato della minaccia di sanzioni? Nel frattempo, si va verso l'esenzione dall'IMU per tutti gli iscritti all'AIRE. Ci aggiorna Luciana Mella. Novità anche sul fronte della richiesta del codice fiscale. Da luglio la si può fare online, sul portale Fast It, come ci spiega Giulio Galoppo.
Gestire la burocrazia tra due Paesi può essere, talvolta, una grande sfida
AIRE e IMU. Quali novità?
A partire da gennaio di quest’anno la legge che regolamenta l’AIRE, cioè l’Anagrafe degli Italiani residenti all’estero è cambiata. Se nel passato, una persona che andava a vivere all’estero non si iscriveva all’AIRE, di fatto non succedeva nulla. Da quest’anno, invece, la mancata iscrizione prevede delle sanzioni pecuniarie. Cioè delle multe che, a seconda dei casi, possono andare da 200 a 1000 euro per ogni anno di mancata iscrizione, fino a un massimo di cinque anni. È mai stata applicata questa legge. Luciana Mella ci spiega che la paura delle sanzioni ha provocato un boom di nuove iscrizioni, o meglio, di regolarizzazioni, ma per ora, sulla base di una sua ricerca presso le istituzioni italiane in Germania, non ci sono state conseguenze. Questo però non vuol dire che in futuro non succeda.
Mella informa poi sulla grande novità legata al pagamento dell’IMU, la tassa sulla prima casa. Per la prima volta è stata depositata in parlamento una proposta di legge, che ha seguito un iter ordinario e che elimina il pagamento dell’IMU sull'abitazione che i residenti all’estero posseggono in Italia - se è la loro prima casa. La legge prevede l’equiparazione dei cittadini AIRE ai cittadini che hanno la residenza in un comune italiano. Primo firmatario è l’On. Toni Ricciardi del PD, ma la proposta di legge ha il sostegno di tutti gli altri partiti. Manca solo il parere della Commisione Bilancio, che dovrebbe arrivare entro il tardo autunno. Se non ci saranno sorprese, probabilmente, a partire dal prossimo anno, anche i residenti AIRE, sulla prima abitazione non dovranno più pagare l’IMU.
Il codice fiscale (CIF)
Il codice fiscale è lo strumento di identificazione del cittadino nei rapporti con gli enti e le amministrazioni pubbliche italiane. Viene richiesto spessissimo. In Italia, è rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Può essere richiesto però anche all’estero, sia dagli italiani, sia dagli stranieri, negli uffici consolari di riferimento e presso l’ambasciata. Chi è già in possesso della Carta d’Identità Elettronica italiana (CIE), se lo ritrova riportato su quella automaticamente.
La carta d'identità elettronica (CIE) contiene molti dati, tra cui anche il codice fiscale
A partire dal 15 luglio 2024, gli italiani maggiorenni iscritti all’AIRE possono scaricare direttamente il certificato di attribuzione del codice fiscale tramite il Portale Fast It, se già ce l'hanno. Ma possono anche chiederlo per figli nati in Germania, che non hanno mai avuto un CIF.
Per farlo bisogna appunto accedere al portale Fast It. Una volta fatto, si deve cliccare su “Anagrafe Consolare e AIRE” e poi su “Attribuzione Codice Fiscale”. A questo punto si confermano i dati anagrafici e si avvia la richiesta. Il certificato di attribuzione del Codice Fiscale lo si può poi scaricare autonomamente.
Qualora ciò non fosse possibile, significa o che non si è ancora registrati sul portale FAST IT, oppure, se si ha già un account attivo, che si deve però ancora fare richiesta della “Associazione Online”. Lo si fa cliccando su “Anagrafe Consolare e AIRE” e poi su “Visualizzare la propria scheda anagrafica”. Entro 2 giorni lavorativi dalla richiesta, si riceverà sulla propria casella di posta il messaggio di avvenuta associazione. A questo punto, si accede nuovamente al portale e si scarica il certificato.
L‘avvio della pratica tramite il portale FAST IT è possibile sia per il richiedente che per eventuali figli minorenni, anch’essi cittadini italiani iscritti all’AIRE, presenti nel nucleo familiare del richiedente.
Se invece non si è iscritti all’AIRE, ci si deve rivolgere direttamente al consolato, o all’ambasciata
La residenza fiscale. Che cos`è?
Il concetto di residenza fiscale si usa per chi, come noi, si stabilisce al di fuori dei confini dell’Italia. La residenza fiscale stabilisce, infatti, in quale Stato un cittadino deve pagare le tasse. Per chi vive in Italia, la differenza è tra residenza anagrafica e domicilio fiscale. La residenza rimane strettamente legata alla vita privata e sociale dei cittadini: il comune di residenza è quello in cui si può votare, quello in cui si sceglie il medico di base e dove si trova la scuola dei propri figli. Il comune di residenza è anche quello a cui rivolgersi per i certificati anagrafici come atti di nascita, certificati di matrimonio e il certificato di residenza anagrafica: la vita del cittadino tecnicamente si svolge qui, anche se il reddito viene prodotto altrove. Là, dove viene prodotto il reddito si ha il domicilio fiscale. Per gli italiani residenti stabilmente all’estero, si parla, invece, di residenza fiscale che, nel nostro caso, è la Germania, poiché è qui che produciamo il nostro reddito e lo dichiariamo, pagando le tasse.
Steuernummer e Identifikationsnummer. Quali le differenze?
L’Identifikationsnummer, cioè il numero di identificazione fiscale, è scritto per esteso ed è composto da undici cifre. Il numero viene generato per ogni cittadino tedesco alla nascita e non cambia mai. Se ne riceve notifica tre mesi dopo la nascita. Oppure, se si arriva dall'estero, quando ci si stabilisce qui.
Questo numero di identificazione fiscale è importante per l'ufficio delle imposte per l'assegnazione dei documenti fiscali. È necessario anche per aprire un conto in banca, per richiedere gli assegni familiari o il BAföG.
Lo Steuernummer, invece, viene generato dall'ufficio delle imposte a partire dalla prima presentazione della dichiarazione dei redditi. Cambia quando si cambia residenza, poiché cambia anche l'ufficio fiscale competente.
Lo Steuernummer deve essere comunicato al proprio datore di lavoro e inserito nel modulo per la preparazione della dichiarazione dei redditi. Può essere richiesto all'ufficio delle imposte locale, così come all'Ufficio Federale Centrale delle Imposte.
Anche l’Italia ha un numero di identificazione fiscale, ma che corrisponde al codice fiscale. Cioè entrambi hanno le stesse funzioni. Viene assegnato sin dalla nascita, anche se se ne deve fare richiesta e lo si usa poi per ogni operazione fiscale, compresa la dichiarazione dei redditti.