Live hören
Jetzt läuft: L'ULTIMA POESIA von Geolier & Ultimo
02.00 - 04.00 Uhr COSMO Italia

Il calcio italiano è da rifondare: guardiamo al modello tedesco? COSMO italiano 02.07.2024 17:32 Min. Verfügbar bis 02.07.2025 COSMO Von Francesco Marzano


Download Podcast

Il calcio italiano è da rifondare: guardiamo al modello tedesco?

Stand: 02.07.2024, 17:00 Uhr

di Francesco Marzano, Agnese Franceschini e Tommaso Pedicini

Non si placa l’eco dell’uscita disonorevole dell’Italia dagli Europei di calcio. Da giorni ormai infuriano le polemiche sull'attribuzione delle responsabilità: è colpa della Federazione? Dell'allenatore e della sua confusione tattica? della mancanza di talenti in campo? Ne parliamo con Agnese Franceschini con cui valutiamo anche le chance della Germania nella sfida ai quarti con la Spagna. Con il giornalista Paolo Condò analizziamo, invece, su quali basi e su quali modelli si può rifondare il calcio italiano.

Un calciatore italiano disperato a terra dopo la sconfitta contro la Svizzera

Un Europeo disastroso

Sabato 29 giugno abbiamo visto un’Italia inerme e confusa che si faceva fare due gol da una Svizzera ben organizzata, ma di certo non molto più forte degli azzurri. Ma anche nelle partite precedenti l’Italia è stata abbastanza deludente. Siamo, infatti, approdati agli ottavi di finale grazie ad un gol di Zaccagni fatto allo scadere degli otto minuti di recupero concessi dall’arbitro nella partita contro la Croazia. E anche in quella partita, giocatori e modulo non hanno convinto. Quello che si è visto, in conclusione, è che dopo la partita contro l’Albania anche i migliori giocatori come Barella e Bastoni sono sembrati più spenti. Stanchi? Poco motivati? Su Barella il CT Spalletti aveva dichiarato che nessuno è indispensabile e questo di certo non motiva, ma va anche detto che il giocatore dell’Inter non è sembrato sempre lucido.

Le responsabilità di Spalletti

Indubbiamente un po’ di confusione l’ha creata il CT Luciano Spalletti che, ad esempio, è partito con la difesa a quattro e poi è approdato a quella a tre, ha cambiato in continuazione giocatori, senza che ci fossero dei motivi chiari a dettare le sue scelte. Ha tolto qualità per una supposta sostanza, ha fatti giocare diversi calciatori fuori ruolo, o in posizione diversa dalla solita, come nel caso di Darmian. Ha creato in questo modo insoddisfazione e conflitti, oltre che confusione, appunto. Ma con tutto il male che si può pensare di Spalletti, un disastro simile non può averlo combinato da solo… È infatti lampante che  non abbiamo più calciatori capaci di saltare l’uomo e di fare gol, ci mancano fantasisti e centravanti, e anche i difensori non sono più quelli di una volta. Mancano i Maldini e i Cannavaro, ad  esempio.

Le responsabilità dei vertici del calcio

Bambini tedeschi che si allenano a calcio

Una scuola calcio tedesca. È questo il modello da seguire?

“Il problema non sta nel fatto che manchino giovani di talento, ma nell’incapacità di farli crescere”, così la pensa Paolo Condò, giornalista e opinionista, a lungo collaboratore della Gazzetta dello Sport, ora opinionista televisivo per Sky Sport. Secono Condò, una grande responsabilità è dovuta alla guerra tra i vertici della Federcalcio e i club. Questi ultimi, infatti, preferiscono approfittare degli sgravi fiscali legati all’acquisto di giocatori stranieri, piuttosto che incentivare il lavoro dei vivai. In questo modo i giovani italiani di talento non hanno sbocchi in Serie A. Si assiste così al paradosso per cui le nostre nazionali giovanili, come ultimamente la U17, vincono gli Europei, mentre la nazionale maggiore viene sconfitta e addirittura non partecipa ai mondiali. Sta crescendo una generazione di italiani che non ha mai visto la nostra nazionale giocare un mondiale e questo non fa bene al calcio, conclude Condò.

I successi italiani negli altri sport

È anche vero, comunque, che in questo modo vengono seguiti altri sport che fino ad ora non richiamavano l’attenzione del grande pubblico, nonostante i successi. Parliamo di atletica, nuoto e pallavolo femminile, solo per fare qualche esempio legato all’attualità. Un caso a parte è costituito poi dal tennis. L’atleta altoatesino Jannik Sinner è diventato numero uno nella classifica mondiale ATP, ma secondo Condò non si tratta di un caso isolato: è un intero movimento che sta crescendo, con ben 10 tennisti italiani nella classifica dei primi 100. 

Germania ai quarti contro la Spagna

A differenza dell’Italia, il giovane CT tedesco Julian Nagelsmann è riuscito a mettere in piedi una squadra di tutto rispetto e che può ambire al titolo di campione d’Europa. Ma sulla sua strada trova una Spagna altrettanto in forma che ha sconfitto la Georgia per 4 a 1. I punti di forza della Germania sono calciatori come Kroos, un geometra creativo e che da solo vanta una grande collezione di trofei, e il giovane Musiala, che non a caso ha già segnato tre gol. Si tratta dunque di una squadra che unisce fantasia, tecnica e forza, oltre che condizione atletica. La Spagna da parte sua, oltre ad avere calciatori maturi con grande tecnica e capacità palla al piede, ha anche dei giovani straordinari. Tra questi spiccano Lamine Yamal e Nico Williams, il primo ha 16 anni e possiede velocità, senso del gioco e tecnica. Williams, invece, ha 21 anni e tanta potenza oltre che qualità nei piedi.

Ascolta il podcast cliccando sull'audio in alto.