L'odio per le donne alla base della violenza. COSMO italiano. 08.04.2025. 24:24 Min.. Verfügbar bis 08.04.2026. COSMO. Von Cristina Giordano.
L'odio per le donne alla base della violenza
Stand: 08.04.2025, 19:00 Uhr
di C. Giordano, E.Savignano, G. Galoppo e D. Nosari
Quasi ogni giorno un uomo uccide una donna perché donna, anche in Germania, dove con ritardo il tema femminicidi e violenza contro le donne sta entrando nel dibattito pubblico. Ce ne parla Enzo Savignano, che riassume anche la nuova legge per aiutare le donne vittime di violenza. Per le donne italiane in Germania che cercano aiuto esiste la mappa interattiva di "Rete Donne", ma anche lo sportello "Siamo mareə" di Berlino. E analizziamo le radici della violenza maschile con l'autrice Giulia Blasi.

In Germania aumentano femminicidi e violenze sulle donne
Gli ultimi casi in Germania di femminicidio e violenza sulle donne
A Gera, nel Land della Turingia, un uomo ha dato fuoco a sua moglie su un tram, provocandole ferite molto gravi. La donna è in pericolo di vita ma è stata immediatamente aiutata dagli altri passeggeri. Il 46enne, a quel punto ricercato, il giorno seguente si è recato alla stazione di polizia di Gera e non ha opposto resistenza all'arresto. Ora è indagato per tentato omicidio. Entrambi sono di origine georgiana. E anche nei giorni scorsi un detenuto a Magdeburgo ha ucciso la moglie che era in visita in prigione, ma sono diverse le notizie di uomini che hanno ferito gravemente o ucciso la loro partner o ex partner. Gli altri casi più recenti si sono verificati in diverse città e Länder della Germania e coinvolgono uomini e donne stranieri, ma anche uomini e donne tedeschi di ogni età e classe sociale. Dopo l'aggressione di Gera, la ministra dell'Interno Faeser ha ricordato che in Germania quasi ogni giorno viene uccisa una donna in quanto tale.
Qual è la dimensione del problema?
Alla fine di marzo in Germania, secondo la piattaforma One Billion Rising, in solo tre mesi, 25 donne sono morte a causa della violenza del loro partner, ex marito, familiare o conoscente. Inoltre, altre 50 donne sono rimaste ferite, alcune in modo grave, così come 5 donne e una ragazza di 15 anni sono state minacciate di morte. Pochi giorni fa, in occasione della presentazione del rapporto annuale della polizia federale, la ministra degli Interni si è detta preoccupata per l’aumento della violenza contro le donne. Il numero di stupri, aggressioni sessuali è aumentato di oltre il 9%. Faeser chiede ulteriori misure: "Abbiamo bisogno di un sistema di protezione e sostegno più forte per le donne. Ma abbiamo anche bisogno di un'efficace persecuzione degli autori dei reati. E abbiamo bisogno di braccialetti elettronici in modo che gli autori non possano più avvicinarsi inosservati alle donne minacciate", ha sottolineato Faeser.
Nuova legge tedesca: "Gewalthilfegesetz"
Per fronteggiare questo grave problema per la prima volta in Germania è stata approvata ed introdotta la legge per favorire assistenza e aiuti a donne vittime di violenza. Da molti esperti ed esperte è stata definita una legge fondamentale. Approvata dal Bundesrat, il 14 febbraio scorso, secondo la ministra della Famiglia, Lisa Paus, può essere definita una pietra miliare cruciale per la protezione delle vittime della violenza di genere e domestica. Nel 2023, è stato ricordato prima della votazione al Bundesrat, in Germania 360 ragazze e donne sono state uccise dai loro partner. Questo significa che nel 2023 in Germania si è verificato un femminicidio quasi ogni giorno.
Il numero delle vittime di violenza domestica in Germania continua ad aumentare da cinque anni. Secondo il rapporto sulla situazione “Violenza domestica” dell'Ufficio federale della polizia criminale, solo lo scorso anno sono state colpite 256.276 persone, il 6,5% in più rispetto all'anno precedente. La maggior parte delle vittime sono donne, nel 70,5% dei casi di violenza domestica le vittime sono donne o ragazze. Secondo il report presentato a novembre 2024 dalla ministra degli Interni Nancy Faeser e dalla ministra della Famiglia Lisa Paus, nel 2023, 938 ragazze e donne sono state vittime di tentato omicidio o di omicidio. Sempre nel 2023, 52.330 donne e ragazze sono state vittime di crimini sessuali. In aumento anche i casi di violenza verbale e stalking, anche attraverso i social media.
In cosa consiste la legge approvata a febbraio dal Bundesrat?
La Gewalthilfegesetz rappresenta una base giuridica tecnica indipendente per creare un sistema di sostegno e di prevenzione affidabile per fronteggiare la violenza domestica e di genere contro le donne in Germania. Ovviamente si ispira ai principi della costituzione tedesca e della convenzione di Istanbul, ovvero la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. L’accordo internazionale, firmato da 45 Paesi, è stato approvato nella capitale turca il 7 aprile 2011.
In base al nuovo pacchetto legislativo le donne e i loro figli vittime di violenza domestica e di genere avranno diritto legale alla protezione e alla consulenza gratuite, a partire dal 2032. Ad oggi, le vittime di violenza, che non hanno diritto alle prestazioni sociali, devono pagare da sole almeno una parte del loro soggiorno nel centro di accoglienza per donne, le cosiddette Frauenhäuser.
In Germania mancano le case-rifugio
In Germania in totale ci sono circa circa 400 case di accoglienza per donne con 7.700 posti che offrono appunto protezione a donne e ai loro figli. Ma l’offerta di aiuto e di posti non basta, ne servirebbero almeno 13.300 in più. Secondo le statistiche riportate anche dal ministero degli Interni, nel 2023 sono stati accolti circa 14.200 donne e 16.000 bambini e giovani. Nel 2022, secondo dati riportati anche Deutschlandfunk, circa 16.300 donne che chiedevano aiuto sono state invece respinte per mancanza di spazio. Secondo la nuova legge i Länder saranno obbligati ad ampliare il sistema di assistenza in base alle esigenze, ma anche a fornire più posti letto e ambienti dove rifugiarsi e centri di consulenza per le donne. A questo scopo, tra il 2027 e il 2036, i Länder riceveranno dal governo federale un totale di 2,6 miliardi di euro.
Le reazioni alla legge approvata dal Bundesrat
Molte associazioni che tutelano i diritti delle donne e delle vittime di violenza hanno parlato di una “pietra miliare per i diritti delle donne”. Tuttavia ci sono state delle critiche perché nella legge non sono state prese in considerazione le persone transessuali. Sotto la pressione dell’Unione CDU/CSU, il motivo di protezione “violenza dovuta all’identità di genere” è stato rimosso dalla legge: i conservatori erano contrari al diritto alla protezione delle donne trans. La violenza transfobica è stata quindi esclusa dalla legge.
Italia, paese di femminicidi
Sara Campanella, 22 anni, accoltellata in mezzo alla strada, alla luce del sole, a Messina da un ragazzo che la molestava da tempo, Stefano Argentino, 26 anni, che aveva allontanato più volte. Anche Ilaria Sula aveva 22 anni. Ed è stata uccisa a Roma da Mark Samson, 23 anni, ex fidanzato, da lei lasciato. Entrambi gli uomini hanno confessato. Sono solo gli ultimi casi di donne uccise in Italia. La loro concomitanza, a distanza di pochi giorni ha commosso l'opinione pubblica in Italia. A Roma, Messina, ma anche a Napoli, Milano e altrove moltissime, soprattutto ragazze giovani sono scese in piazza per rabbia, dolore, e per chiedere una politica che concretamente smantelli il patriarcato.
I femminicidi di Sara Campanella e Ilaria Sula raccontano ancora una volta l'incapacità dei loro assassini di non accettare un rifiuto e reagire con la massima violenza. Ma perché così tanti uomini non sono capaci di accettare un rifiuto, cosa c'è alla base? Lo abbiamo chiesto alla giornalista e scrittrice Giulia Blasi: “Alla base c’è una storia collettiva di maschilità fondata sulla sicurezza di sé, sulla capacità di controllo del territorio, sulla capacità di essere vincenti e di avere successo. Le donne rientrano in quella necessità di dominio, quindi quando una donna si sottrae al tuo controllo e non fa quello che le dici e non ti dà quello che le chiedi, il problema viene risolto uccidendola”. Questo il meccanismo che fa scattare la violenza negli uomini autori di femminicidi e che si inserisce in una concezione del femminile inferiore al maschile che permea la nostra vita di tutti i giorni, il linguaggio e i comportamenti. A questo si aggiungono anche altri fattori, come spiega bene Giulia Blasi nell'intervista all'interno del podcast.
Aiuto per le donne italiane in Germania

Il logo dello sportello antiviolenza di Berlino
Per le donne italiane che vivono in Germania, vittime di violenza, ma che non sanno a chi rivolgersi la storica associazione femmininista "ReteDonne Germania" ha lanciato la piattaforma "nonseisola.de": in una mappa interattiva si possono trovare associazioni, patronati e punti di riferimento a cui chiedere aiuto in italiano. Basta scegliere la città, e si trovano contatti e numeri di telefono - oltre al numero gratuito di emergenza in Germania che è: 116 016.
Tra le tante associazioni, cliccando su Berlino, si trova anche "Siamo Mareə", un nuovo sportello antiviolenza, aperto a inizio marzo 2025 nella capitale. Rivolto non solo a donne, ma anche a persone trans, agender e non-binarie. Fondatrici sono due donne italiane, Euridice Comuzzi, e Francesca Addei. Abbiamo parlato con Francesca Addei delle motivazioni e del loro lavoro.