"L'età fragile" di Donatella Di Pietrantonio
Nel suo ultimo romanzo "L'età fragile" (Einaudi), Donatella Di Pietrantonio racconta la storia di Lucia, che si ritrova in un piccolo borgo negli Appennini abruzzesi, a mettere in discussione il rapporto con la figlia Amanda, tornata a casa per la pandemia, e in difficoltà sul suo futuro. Ma per una serie di circostanze, Lucia ricorda anche un duplice femminicidio avvenuto quando aveva 20anni e tutto quel che comportò questo delitto per la cittadinanza. L'uccisione delle giovani Tamara Gobbo e Diana Olivetti nei boschi di Monte Morrone, nell'agosto del 1997.
Nel romanzo la scrittrice abruzzese racconta questa violenza con estrema delicatezza, e ai nostri microfoni spiega di aver scelto consapevolmente di non spingere sul pedale dell'emotività, evitando lo spirito voyeuristico e scegliendo di raccontare poco dello stupro, ma di approfondire le dinamiche precedenti e conseguenti l'atto in sé.
Il romanzo ha vinto il Premio Strega e il Premio Strega Giovani ed è stato pubblicato in questi giorni anche in tedesco con il titolo di "Die zerbrechliche Zeit" (Kunstmann Verlag). Alla Buchmesse Donatella Di Pietrantonio ha partecipato anche all'incontro del programma ufficiale portato a Fraconcoforte dall'Italia, intitolato "L'importanza di chiamarsi "Strega", in cui era presente anche Stefano Petrocchi, della Fondazione Bellonci e moderato da Cristina Giordano.
"Non vogliamo fare la fine delle rane bollite"
Quanto al ruolo degli intellettuali in tempi difficili per la democrazia, Di Pietrantonio ricorda che non è più il momento di tacere e, insieme a un nutrito gruppo di scrittrici e scrittori, ha deciso di protestare contro ogni genere di restrizione delle libertà in Italia. "Non faremo la fine delle rane messe a bollire nell'acqua che viene scaldata a poco a poco – ha detto Di Pietrantonio -, non perderemo le nostre libertà un po' alla volta in silenzio, per ritrovarci poi bolliti come le rane."
Paolo Giordano a Francoforte invitato dal PEN Berlin
Alla Buchmesse, oltre a Di Pietrantonio, c'è anche un altro Premio Strega, il vincitore del 2008, Paolo Giordano. Giordano, che non ha voluto far parte della delegazione ufficiale italiana, è alla Fiera su invito del PEN Berlin. Giordano vede "un cambiamento nella qualità dell'aria in Italia"- che è sempre più sfavorevole, soprattutto per chi dal mondo della cultura critica il potere.
Roberto Saviano accolto come una popstar dal pubblico della Fiera del libro
Oggi è stato il giorno dello scrittore Roberto Saviano, che è salito sul palco della ARD per presentare il suo libro "Falcone". Tantissima la gente ad accoglierlo. Saviano ha parlato di lotta alla mafia e di coraggio, ma anche di paura, della sua paura di rimanere solo e isolato. L'autore antimafia ha fatto riferimento ai molti attacchi che gli arrivano soprattutto dalla parte politica ora al governo, la destra di Giorgia Meloni. Saviano viene accusato di volersi arricchire, prima con la lotta alla mafia, ora con le critiche al governo italiano.