Buchmesse: partito il conto alla rovescia COSMO italiano 24.09.2024 22:32 Min. Verfügbar bis 24.09.2025 COSMO Von Francesco Marzano


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Buchmesse: partito il conto alla rovescia

Stand: 24.09.2024, 18:00 Uhr

a cura di Francesco Marzano, Agnese Franceschini e Cristina Giordano

A tre settimane dalla Fiera del Libro di Francoforte, con l'Italia come protagonista, raccontiamo l'atmosfera con cui la Germania si appresta ad ospitare il mondo dell'editoria italiano. Cristina Giordano sugli ultimi dettagli del programma. Intervista a Alessandra Ballesi-Hansen, editrice di Nonsoloverlag. E infine Agnese Franceschini dà uno sguardo ai finalisti del Deutscher Buchpreis, il premio letterario più importante in lingua tedesca.

Radici nel futuro auf der Frankfurter Buchmesse Symbolbild

L'Italia si prepara alla fiera del libro di Francoforte col motto: "Radici nel futuro"

L'Italia ospite della Fiera del libro di Francoforte

Dopo 36 anni dalla prima partecipazione, avvenuta nel 1988, l’Italia torna ad essere il Paese Ospite d’Onore alla Frankfurter Buchmesse. Memore delle glorie del passato, ma altrettanto determinata a guardare avanti, l'Italia si prepara al viaggio verso Francoforte col motto: "Radici nel futuro". E non a caso il padiglione dell'Italia alla fiera è stato progettato dallo studio dell'architetto Stefano Boeri e rappresenta una grande piazza cinta da un colonnato; un simbolo dell'urbanistica storica italiana, ma anche punto di incontro, scambio, dialogo. Oggi (24 settembre) si è tenuta una conferenza stampa a Francoforte in cui sono stati presentati i dettagli di quest’edizione. Novità per quel che riguarda il Paese Ospite è l’ampia presenza di scrittori invitati dagli editori italiani, i tanti dibattiti fuori e dentro il Padiglione Italia. Roberto Saviano invitato tra i nomi di punta del “Frankfurt Calling”, progamma politico della fiera.

Una piccola realtà editoriale tra Germania e Italia

A Francoforte ci sarà anche Nonsolo Verlag, casa editrice indipendente di Friburgo, fondata nel 2017 da Alessandra Ballesi-Hansen. Nonsolo Verlag traduce e pubblica in tedesco esclusivamente autrici e autori italiani contemporanei e ancora non conosciuti in Germania, creando un ponte tra le due culture. Non a caso Alessandra Ballesi-Hansen ha vinto il Premio Culturale 2024 conferitole dall'Associazione delle società culturali italo-tedesche per i suoi servizi alle relazioni culturali. Ballesi-Hansen fa infine notare come sia un periodo difficile per la piccola editoria tedesca alla quale sono stati recentemente tagliati alcuni finanziamenti statali tedeschi.

Il Deutscher Buchpreis

Dal 2005 all’apertura della Buchmesse viene conferito il più ricco e più importante premio letterario tedesco attribuito annualmente al miglior libro scritto in lingua tedesca. È stato istituito dall'Associazione tedesca degli editori e dei librai - Börsenverein des Deutschen Buchhandels che organizza proprio la Fiera del Libro di Francoforte ed è dotato di un montepremi di 37.500 euro, di cui 25.000 vanno al vincitore.

Il Deutscher Buchpreis viene assegnato da una giuria formata da critici, critiche ed esperti di letteratura, giornalisti e giornaliste, librai e libraie scelti ogni anno dall’accademia dell'Associazione tedesca degli editori e dei librai. Il procedimento è comunque abbastanza lungo, le case editrici possono presentare due libri che sono stati pubblicati a partire dall’ottobre precedente. Da questi vengono selezionati 20 libri che formano la cosiddetta Longlist, per poi arrivare alla Shortlist di 6 libri che viene presentata in settembre, e cioè i finalisti.

La shortlist 2024: romanzi tra storia e politica

Secondo la portavoce della giuria - Natascha Freundel, redattrice culturale dell’rbb – la radiotelevisione pubblica di Berlino e del Brandeburgo: “Per la shortlist sono stati selezionati romanzi che raccontano la nostra storia recente, anche nei suoi lati più oscuri”. E in effetti ciò che risalta sono da un lato il linguaggio e la struttura narrativa a volte sperimentale dei libri scelti, dall’altro anche l’accento politico che hanno alcuni di loro.

Ronya Othmann

Ronya Othmann è finalista con il suo libro sull'eccidio degli Yazidi

Senz’altro politico è il libro della giovane scrittrice con radici curdo-yazide Ronya Othmann "Vierundsiebzig", “Settantaquattro” che tratta del genocidio commesso dallo stato Islamico contro il popolo degli Yazidi o Ezidi. Il libro è stato presentato dall'editore come un romanzo, ma lo si potrebbe definire un romanzo-documentario, che parla di un genocidio contemporaneo. Uno sfondo storico è riconoscibile anche nel romanzo “Lichtungen” - Radure, di Iris Wolff. Anche in questo caso si tratta di un’autrice di frontiera. Nata in Transilvania nel 1977 ed è arrivata in Germania con la famiglia, da bambina. Il romanzo è ambientato nello stato multietnico comunista della Romania e parla di un’amicizia che supera i confini anche temporali.

Il favorito dalla critica

Da diversi critici viene dato per vincitore il romanzo di Clemens Meyer “Die Projektoren” - “I proiettori”. In più di mille pagine il romanzo racconta delle guerre in Jugoslavia negli anni Novanta, della Seconda Guerra Mondiale in città come Belgrado o Novi Sad, dei film di Karl May girati in Croazia negli anni Sessanta e del cinema in generale, da cui il titolo. Con un ritmo incalzante, "I proiettori" racconta infine il nostro presente che viene schiacciato dal passato.

Le critiche al premio

Ha suscitato numerose perplessità anche quest’anno il fatto che tutti i libri finalisti sono di grandi case editrici, escludendo così le piccole case editrici, come se non potessero presentare romanzi di pregio. E così, ancora una volta, si accusa il Deutscher Buchpreis di essere più una campagna di marketing, che un momento di riflessione sullo stato della letteratura in lingua tedesca.