La sanità tedesca: esperienze e novità COSMO italiano 09.04.2025 22:07 Min. Verfügbar bis 09.04.2026 COSMO Von Cristina Giordano

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La sanità tedesca: esperienze e novità

Stand: 09.04.2025, 18:30 Uhr

di C. Giordano, E. Savignano, M. Bellia e D. Nosari

La riforma degli ospedali voluta da Lauterbach, SPD, e partita a gennaio dovrebbe proseguire anche con il nuovo governo, per cui Unione e SPD hanno ora trovato un accordo. Come cambierà l'assistenza ospedaliera in Germania? In arrivo poi la cartella sanitaria elettronica per tutti, come ci spiega Enzo Savignano. Ascoltiamo poi come lavora un infermiere italiano alla Charité di Berlino, fra problemi e soddisfazioni, ma anche alcune esperienze di italiani e italiane nel mondo della sanità tedesca.

Con la riforma gli ospedali saranno meno ma più specializzati | Bildquelle: imago

Con il nuovo governo cambia qualcosa?

Nel corso delle trattative per la formazione del nuovo esecutivo, tra Unione CDU/CSU ed SPD, si sarebbe discusso anche di nuovi investimenti nel settore sanitario e ospedaliero. Dopo l'accordo di governo raggiunto oggi (09.04.25), la futura coalizione potrebbe fornire agli ospedali un’iniezione finanziaria di ulteriori quattro miliardi di euro. L'idea del gruppo di lavoro sulla sanità, creato nel corso delle trattative, è che il denaro debba essere distribuito in modo mirato, quindi alle cliniche che ne avranno più bisogno.

Il grande fondo straordinario da almeno 500 miliardi per i prossimi 12 anni per le infrastrutture, poi, potrebbe prevedere un investimento annuale di circa 1,2 miliardi di euro per risparmio energetico, digitalizzazione e investimenti anche nelle infrastrutture ospedaliere, cliniche universitarie e infermieristiche.

Lauterbach crede nella sua riforma

La riforma federale ospedaliera è stata voluta fortemente dal ministro della Sanità Karl Lauterbach, SPD. Proprio pochi giorni fa Lauterbach ha dichiarato all'emittente Deutschlandfunk che "La riforma non sarà annacquata" ed è fiducioso che proseguirà come previsto.

In cosa consiste la riforma Lauterbach?

Uno dei principali obiettivi è una maggiore specializzazione e centralizzazione: gli ospedali più piccoli offriranno meno servizi e meno cure e saranno specializzati soprattutto in alcuni interventi di chirurgia o assistenza medica. Quindi molti pazienti, in futuro, potrebbero essere costretti ad allontanarsi dagli ospedali vicino a casa. Sembrano favoriti coloro che vivono nei centri abitati più grandi o comunque nei pressi di grandi poli ospedalieri e cliniche universitarie.

Sul portale Bundes-klinik-atlas del ministero federale della Sanità ci sono valutazioni sulla qualità e l'efficienza delle cure nei 1700 ospedali tedeschi, in base a determinati parametri. Sono state definite circa 65 aree mediche di riferimento e le valutazioni più importanti riguarderanno per esempio la chirurgia generale, la cardiochirurgia, l'oftalmologia, l'oncologia e l'ostetricia.

Le critiche alla riforma

Molti Länder temono che la riforma possa accelerare la scomparsa di molte sedi ospedaliere soprattutto nelle aree rurali. Si teme anche una riduzione ulteriore dei medici di famiglia. Inoltre la riforma non cancella del tutto la cosiddetta "Fallpauschale", la tariffa forfettaria molto criticata che questa riforma puntava inizialmente ad eliminare, per migliorare il finanziamento degli ospedali. Secondo questa modalità, all’ospedale viene dato un contributo forfettario per paziente, indipendentemente dalla durata effettiva della degenza. Le "Fallpauschale" rappresenteranno in futuro solo il 40% del finanziamento di cliniche ed ospedali, il resto giungerà dai finanziamenti di Bund e Länder.

Un'altra riforma, quella nel Nordreno-Vestfalia

In tutto il Nordreno-Vestfalia le cliniche e gli ospedali del Land stanno rivedendo la loro offerta di servizi, assistenza e tipologia di interventi chirurgici. Dal primo aprile 2025 qui è infatti entrata in vigore una riforma regionale. "Non tutti gli ospedali dal primo aprile sono in grado di offrire, come prima, tutto dal punto di vista chirurgico e assistenziale, ma avremo ospedali più specializzati e preparati a determinate esigenze mediche, assistenziali e chirurgiche”, ha spiegato il ministro della Sanità del Nordreno-Vestfalia, Karl-Josef Laumann. In caso di emergenza, ha aggiunto il ministro, ogni paziente nel Land dovrà essere messo in condizione di raggiungere un ospedale in 20 minuti in automobile e anche meno in ambulanza.

Secondo alcuni esperti del settore, nel Nordreno-Vestfalia probabilmente questo obiettivo non è impossibile da raggiungere, più difficile in altri Länder meno popolati. Per questo la riforma federale del ministro Lauterbach vuole anche migliorare le capacità di intervento da parte di alcuni ambulatori e studi medici, che dovrebbero diventare una sorta di primo soccorso per casi urgenti ma non urgentissimi.

La cartella clinica elettronica

Un’altra grande novità in arrivo per i pazienti che vivono in Germania è la cartella clinica elettronica, la "elektronische Patientenakte" o ePA. Chi ha un’assistenza sanitaria in Germania avrà in futuro una cartella digitale in cui sono archiviati i dati sanitari personali: lettere o referti del medico, lettere di dimissioni da un ospedale o un elenco dei farmaci prescritti. Il paziente potranno consultare la propria cartella elettronica tramite una app riconosciuta dal ministero. L’idea è quella di semplificare, velocizzare e migliorare il lavoro dei medici e la comunicazione fra i diversi attori.

Per ora il progetto coinvolge tre zone, parte della Baviera, Amburgo e Nordreno-Vestfalia. Ma la cartella clinica elettronica per tutti potrebbe arrivare già nel mese di aprile, nonostante dubbi, anche sulla privacy, e problemi tecnici abbiano accompagnato i primi mesi nelle zone di sperimentazione.

L’opinione dell’infermiere italiano

L'infermiere della Charité, David Ghersina | Bildquelle: ghersina

Con la riforma ospedaliera cosa cambierà per i lavoratori del settore sanitario? Lo abbiamo chiesto a David Ghersina, giovane infermiere italiano di 23 anni, da sette anni a Berlino. Con un corso di formazione per infermieri alle spalle e alcune esperienze in altri ospedali, David Ghersina lavora ora nel reparto di traumatologia alla Charité, importante ospedale della capitale. "Noi infermieri lavoriamo a ritmi abbastanza serrati, abbiamo fino a 10-15 pazienti da seguire durante la giornata". Secondo Ghersina, la mancanza di personale è il problema più serio, ma, dalla pandemia in poi, osserva anche una scarsa fiducia nella politica da parte del personale sanitario. Anche la formazione è peggiorata. Gli stipendi in Germania sono però decisamente più alti che in Italia.

Mariantonietta Bellia, invece, ha raccolto le esperienze di pazienti, medici e infermieri italiani a Colonia con il sistema sanitario tedesco: il problema principale sono le lunghe attese per ottenere appuntamenti specialistici, soprattutto per chi vive da anni in Germania e non vi è abituato. Chi arriva dall'Italia, invece, è più soddisfatto. Guarda il video con le voci degli intervistati nella pagina "Com'è vivere in Germania?".