La gestazione per altri in Italia è reato. E in Germania? COSMO italiano 19.11.2024 18:32 Min. Verfügbar bis 19.11.2025 COSMO Von Cristina Giordano


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La gestazione per altri in Italia è reato. E in Germania?

Stand: 19.11.2024, 17:59 Uhr

a cura di Cristina Giordano, Giulio Galoppo e Tommaso Pedicini

Nei giorni scorsi il presidente Mattarella ha firmato la controversa legge che rende la maternità surrogata un reato universale. Verrà quindi punito il ricorso alla gestazione per altri, anche se la pratica viene attuata all'estero in Paesi in cui è legale. In questo podcast l'avvocata Filomena Gallo spiega cosa cambia con la nuova legge italiana, Giulio Galoppo fa il punto sulla normativa tedesca, mentre con Jens Landwehr raccontiamo la storia di una famiglia tedesca che è ricorsa alla Gpa.

Der Bauch einer schwangeren Frau

Con la Legge Varchi, la GPA è "reato universale", ma solo in Italia

Perché è inappropriato definire la Gpa  “utero in affitto”?

L'espressione è inappropriata innanzitutto perché riduce la gestante a un “contenitore” e ne ignora il suo coinvolgimento emotivo, fisico e il consenso informato. È un'espressione denigratoria che non rispetta la complessità e l'etica del processo di Gpa. Alimenta pregiudizi e giudizi morali nei confronti delle persone che scelgono di ricorrervi o che decidono di fare da gestante per altri. Ma soprattutto, non riflette la realtà legale e consensuale: nella maggior parte dei casi di Gpa c'è un accordo etico, legale e volontario, ben diverso dall'idea di “affitto”, tra la gestante e i genitori intenzionali, cioè quelli che non hanno contribuito col proprio patrimonio genetico al concepimento del bambino, ma intendono crescerlo e dargli una famiglia.

Definizione di gestazione per altri (GPA)

È una forma di procreazione assistita, una pratica in cui una donna, detta gestante o surrogata, porta a termine una gravidanza per conto di un'altra persona o coppia, che sarà il genitore o i genitori del bambino. È legale in 66 Paesi. Si differenzia dalla fecondazione in vitro che, invece, è una tecnica medica in cui un ovulo viene fecondato da uno spermatozoo in laboratorio. L'embrione risultante può poi essere trasferito nell'utero della persona che porterà avanti la gravidanza.

Perché vi si ricorre?

I motivi possono essere molto diversi. Può essere a causa dell'impossibilità di portare avanti una gravidanza da parte del genitore committente, ad esempio per problemi medici, o la scelta di persone single o coppie omosessuali maschili di avere un figlio biologicamente legato a loro. Sono tanti i casi di personaggi famosi che vi ricorrono, da Sarah Jessica Parker a Naomi Campbell, da Elon Musk a Cristiano Ronaldo, da Ricky Martin a Nichi Vendola.

Gpa altruistica o retribuita/lucrativa

Quando si parla di Gpa, a seconda della legislazione vigente nel Paese in cui è consentita, si può avere quella altruistica o quella cosiddetta retribuita o anche lucrativa. Quella altruistica avviene quando la gestante porta avanti la gravidanza senza ricevere compenso economico, se non un rimborso per le spese mediche e vive. Quella, invece, retribuita o lucrativa, prevede un compenso economico per la gestante oltre al rimborso delle spese. È altruistica, per esempio, nel Regno unito o in alcuni Stati membri dell'Unione europea, dove questa pratica è legale. È retribuita dove esistono leggi che permettono la remunerazione. In alcuni sistemi sono legali entrambi i tipi di pratica; in Russia e Ucraina ad esempio esistono norme che regolano sia la surrogazione altruistica che retribuita.

La legislazione tedesca in materia

In Germania la Gpa è vietata dalla legge, quella del 1990 sulla protezione dell’embrione, l’”Embryonenschutzgesetz”, che proibisce qualsiasi forma di maternità surrogata, inclusa quella altruistica.

È illegale sia organizzare maternità surrogate che accettare compensi economici per queste pratiche. Le pene possono includere multe e, in alcuni casi, la reclusione per chi promuove o facilita la Gpa. Se praticata all’estero, in Paesi dove è legale, non si incorre tuttavia, una volta rientrati in Germania, nel pericolo di doverne rispondere di fronte alla legge.

Vi ricorrono, come avviene anche in Italia, soprattutto coppie eterosessuali non fertili, che rappresentano la maggior parte dei casi. Anche uomini gay, sia single che in coppia vi ricorrono per avere figli biologici, specie negli USA o in Canada, dove il quadro legale è più chiaro.

Jens Landwehr mit seinem Ehemann und ihrem Kind

Jens Landwehr, suo marito Andreas e uno dei loro due figli.

La registrazione dei bambini nati da Gpa presenta numerosi ostacoli legali. Nei paesi dove la pratica è legale, i genitori intenzionali ottengono spesso certificati di nascita che li indicano entrambi come genitori legali. Tornati qui in Germania, solo il genitore biologico viene automaticamente riconosciuto. L'altro genitore, ad esempio, il partner maschile in una coppia gay o la madre intenzionale in una coppia etero, deve solitamente ricorrere a un'adozione secondaria, la “Stiefkindadoption”, per essere riconosciuto. I procedimenti di adozione possono essere lunghi e complicati e il bambino può quindi restare in una situazione legale incerta per mesi o anni..

L’esperienza di Jens Landwehr e di suo marito Andreas

Jens e Andreas, anni fa, hanno scelto la via della maternità surrogata. Sono stati tra i primi tedeschi a costruire una famiglia seguendo questa strada. I loro figli oggi hanno 16 e 10 anni e sono consapevoli di essere nati grazie alla GPA. Jens Landwehr è fondatore di un'associazione che da sette anni si occupa proprio di promuovere la legalizzazione della gestazione per altri in Germania (Verein zur Förderung der Legalisierung der Leihmutterschaft in Deutschland e.V.), un'associazione che offre sostegno a chi desidera avere figli, ma biologicamente non può.

La voce all’esperta, l’avvocata Filomena Gallo

Filomena Gallo, avvocata che collabora con l’Associazione Luca Coscioni, rappresenta decine di coppie che sono ricorse alla gestazione per altri e temono ora di doverne rispondere di fronte alla legge. Gallo spiega come questa legge non sia altro che una modifica di una legge del 2004 che vieta la Gpa. Il suo ampliamento consiste proprio nel rendere questa forma di procreazione assistita un “reato unviersale”. Si devono attendere le prime applicazioni della legge in questa nuova veste per poi cercare di arrivare alla Corte Costituzionale per una dichiarazione di incostituzionalità. L'Italia, nell’agosto 2023, è infatti già stata condannata da una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, per il mancato riconoscimento e la mancata trascrizione dell'atto di nascita di un figlio concepito con la gestazione per altri portata avanti in Ucraina nel 2019. La Corte Europea ha considerato il mancato riconoscimento un atto lesivo nei confronti del bambino, che viola la Convenzione sui diritti dell'infanzia delle Nazioni Unite.