Come cambierà il sistema pensionistico in Germania. COSMO italiano. 20.03.2024. 16:08 Min.. Verfügbar bis 20.03.2025. COSMO. Von Filippo Proietti.
Come cambierà il sistema pensionistico in Germania
Stand: 20.03.2024, 17:31 Uhr
a cura di Filippo Proietti, Giulio Galoppo e Tommaso Pedicini
Il governo semaforo si appresta a varare una riforma per rendere sostenibile il sistema delle pensioni: in futuro è prevista anche un'apertura ai fondi azionari. Ce ne parla Giulio Galoppo. Ma intanto, per l'immediato, è stato confermato un aumento degli assegni pensionistici del 4,57% a partire da luglio. E uno studio mette in luce come la generazione degli ex Gastarbeiter riceva pensioni anche molto più basse rispetto ai colleghi tedeschi. A COSMO italiano l’esperienza di Giuseppe Sortino.
Il sistema pensionistico necessita di una riforma sostanziale
Generationenkapital, la riforma pensionistica tedesca
Milioni di baby boomer stanno per andare in pensione. Questo potrebbe diventare un problema perché non verseranno più contributi al fondo pensione, ma preleveranno denaro da esso. In vista di questo sviluppo, il governo semaforo ha previsto misure di adeguamento del sistema pensionistico. Il 5 marzo 2024, il ministro del Lavoro, Hubertus Heil, e quello delle Finanze, Christian Lindner, hanno presentato un progetto di riforma pensionistica, il Generationenkapital, in italiano capitale generazionale.
Il progetto nasce dalla necessità di garantire in futuro, da un lato, la stabilità delle pensioni e dei contributi, dall’altro il mantenimento dei sussidi federali provenienti dal gettito fiscale entro limiti ragionevoli. Per garantire, quindi, in modo stabile il tasso di sostituzione, cioé il rapporto tra pensione e stipendio, che in tedesco si chiama “Rentenniveau”, il governo federale costituirà, nei prossimi anni, un fondo speciale, il cosiddetto “capitale generazionale”. Si tratta di investimenti nel mercato azionario. Il rendimento che ne deriverà ha lo scopo di integrare e limitare il sussidio per le pensioni a carico del gettito fiscale federale.
Il governo investirà quest'anno, con un nuovo debito, dodici miliardi di euro in azioni e il ricavato sarà utilizzato per stabilizzare i contributi. Secondo il ministero delle Finanze, la metà degli anni ’30 si dovrebbero raggiungere 200 miliardi di euro. L'idea di base è che 45 anni di contributi dovrebbero garantire sempre una pensione pari al 48% della media degli stipendi percepiti in carriera. Gli investimenti in azioni saranno a carico del solo governo federale, non dei singoli pensionati. Per ora si tratta, comunque, solo di un disegno di legge.
Lo stato attuale del sistema pensionistico
Ex lavoratori e lavoratrici ospiti - Gastarbeiter:innen - ricevono meno pensione dei propri ex colleghi tedeschi
Secondo la legislazione vigente, il livello di pensione - attualmente intorno al 48,2% - non dovrebbe scendere al di sotto del 48% entro il 2025, ma potrebbe, invece, scendere fino al 45% entro il 2037. Ciò significa chi ha versato contribuiti per 45 anni, non riscuoterebbe più del 45% del reddito medio. Per avere un metro di paragone: in Italia, in media, con 40 anni di contributi si prende il 60% dell'ultimo stipendio. Inoltre, qui in Germania, il contributo pensionistico - attualmente pari al 18,6% - è destinato a salire al 21,1% entro il 2037 senza interventi politici. Per questo, una riforma del sistema pensionistico è davvero urgente.
Critiche al progetto di riforma del sistema pensionistico
Sono molte le organizzazioni sociali che ritengono che non si possa rischiare quando si tratta di pensioni. Il direttore generale del Paritätischer Gesamtverband, Ulrich Schneider, senza troppi giri di parole ha, per esempio, dichiarato che non si può speculare sul mercato azionario con l'assicurazione pensionistica obbligatoria.
Inoltre, molti esperti di pensioni ritengono che la pensione azionaria sia troppo tardiva. Alla vigilia del grande pensionamento dei baby boomer, il capitale sociale avrebbe dovuto essere disponibile già da tempo per bilanciare il futuro squilibrio tra contribuenti e beneficiari. Su una spesa totale annua di 360 miliardi di euro per l’assicurazione pensionistica, dieci miliardi di euro di rendimento azionario sono meglio di niente, ma sicuramente non risolvono il problema finanziario dell'assicurazione pensionistica.
Voci a favore del progetto di riforma del sistema pensionistico
Il Deutsches Aktieninstitut fa notare che, nel complesso, i mercati azionari hanno avuto uno sviluppo molto positivo negli ultimi decenni. Secondo gli esperti, inoltre, è importante pianificare a lungo termine e non di anno in anno. Più lungo è l'orizzonte di investimento, minore sarebbe il rischio di subire perdite con le azioni. Sempre secondo il Deutsches Aktieninstitut, di recente è stato ottenuto un rendimento medio di oltre l'8,5% su un periodo di investimento di 20 anni.
La Svezia segue da anni un modello simile. Con quali risultati?
La Svezia è andata addirittura molto oltre. Dalla fine degli anni '90, anche i contribuenti stessi investono il 2,5% del loro stipendio in azioni sul mercato dei capitali. Il fondo Såfa, utilizzato da oltre cinque milioni di svedesi per la loro pensione integrativa, ha generato un rendimento annuo di quasi il 10% negli ultimi 20 anni.
Tuttavia, gli esperti mettono in guardia e invitano a rimanere realisti. Nella sua forma attuale, molto più ridotta rispetto a quella svedese, il capitale generazionale non può cambiare le carte in tavola. La pensione azionaria è quindi al massimo una parte della soluzione e non la soluzione stessa.
La pensione degli ex Gastarbeiter
Mediendienst Integration si è occupato delle pensioni degli ex Gastarbeiter, cioè i lavoratori ospiti che vennero a lavorare in Germania negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. Dallo studio emerge che le loro pensioni sono molto inferiori rispetto a quelle dei colleghi tedeschi. Gli ex lavoratori ospiti ricevono in media circa 280 euro in meno di pensione rispetto ai tedeschi: 834 euro contro 1.111 euro al mese, secondo i dati della Deutsche Rentenversicherung che riguardano l'anno 2022. Le donne sono particolarmente colpite, la loro pensione è inferiore in media di circa un terzo rispetto a quella delle ex colleghe tedesche (661 euro contro 899 euro). Le cause di questa differenza di pensioni tra ex-lavoratori ospiti e tedeschi sono molteplici. Ce lo spiega Giuseppe Sortino che per molti anni ha lavorato al patronato ACLI di Colonia.