Addetti alle pulizie in Germania: molti gli italiani. COSMO italiano. 04.09.2024. 21:24 Min.. Verfügbar bis 04.09.2025. COSMO. Von Luciana Caglioti.
Addetti alle pulizie in Germania: molti gli italiani
Stand: 04.09.2024, 17:02 Uhr
di Luciana Caglioti, Enzo Savignano e Daniela Nosari
Il settore delle pulizie in Germania ha problemi di personale, nonostante un salario minimo orario più alto del salario minimo generale. Ma è un lavoro molto faticoso, da svolgere spesso di notte o all'alba e con scarso riconoscimento sociale, quasi "invisibile". Ne parliamo con Enzo Savignano, con Annachiara, che ci racconta la sua esperienza personale, e con Gianpaolo Mosca del sindacato di settore IG Bau, che chiede una paga migliore, anche per risolvere il problema della carenza di addetti.
Molte donne sono impiegate nel settore delle pulizie
Quanto è grande il settore in Germania?
Con un fatturato annuo di quasi 23 miliardi di euro, il settore della pulizia degli edifici è un grande settore dell'economia e uno dei più grandi in Germania, con circa 700.000 dipendenti. Circa 500.000, e la maggior parte sono donne, ricevono solo il salario minimo orario, che attualmente ricordiamo è di 13 euro e 50 lordi, mentre per gli addetti alla pulizia di vetri e facciate di case e palazzi è di 16,70 euro, sempre lordi. Circa l'80% di tutti i dipendenti lavora nelle aziende appartenenti all'Associazione federale delle corporazioni del settore della pulizia degli edifici. Non c’è un dato esatto ma negli anni è salito anche il numero di chi nel settore svolge un minijob, quindi con un guadagno massimo di 538 euro al mese, anche come attività in aggiunta ad un altro lavoro.
Un lavoro duro
Un lavoratore in una stazione della metro
A rendere questa attività ancora più gravosa e anche difficile da gestire sotto molti aspetti è che, non solo il lavoro è molto faticoso, ma la maggior parte delle imprese svolgono le loro attività di notte o nelle primissime ore del mattino. In alcuni luoghi pubblici è stato chiesto ed ottenuto di svolgere le pulizie nelle ore diurne anche per rendere meno pesante questo lavoro. Ma dall’altra parte bisogna dire che molti lavoratori e lavoratrici preferiscono lavorare di notte, semplicemente per migliorare le loro entrate, non vogliono rinunciare al supplemento del 30%, previsto dal contratto collettivo, per le ore notturne tra le 22 e le 5 del mattino.
La carenza di personale
L’Associazione federale delle corporazioni del settore ogni anno presenta un rapporto sull’andamento dell’attività delle aziende del settore. Negli ultimi anni sempre più imprese, si parla di circa il 45%, sono state costrette a rinunciare a nuovi ordini, a nuovi incarichi, altre hanno difficoltà a portare a termine gli impegni presi. E questo per una carenza di personale che colpisce oltre un’impresa di pulizie su due, con conseguenze sulla crescita del settore, che in alcuni casi non è in grado di garantire paghe adeguate. I sindacati, a causa delle numerose lamentele di dipendenti in tutta la Germania, stanno chiedendo un aumento del salario minimo orario di tre euro.
I commenti dei lavoratori italiani su Facebook
Maria ad esempio ci ha raccontato la sua esperienza in questo settore nel lontano 1989, un lavoro che le fruttava 630 marchi. Invece c’è chi come Elena lavora nel settore da oltre 9 anni e denuncia la mancanza di dispositivi adeguati di sicurezza, spesso non ci sono mascherine e occhiali, a disposizione ha solo dei guanti di plastica. Alessandro ha invece avuto nel 2017 un’esperienza positiva con questo lavoro però come minijob, poi ha smesso perché faceva un’altra attività e non ce la faceva a lavorare 7 giorni su 7. Infine Peppa dice che da 7 anni lavora in una clinica in cui si curano e assistono gli anziani e sostiene di trovarsi bene sia come ambiente di lavoro sia per i pagamenti che riceve.
Un’ex lavoratrice italiana nel settore delle pulizie
Annachiara, laureata, grafica, alla ricerca di un lavoro fisso si è trasferita dalla Calabria in Germania. Dal 2016 al 2021 è stata addetta al rifacimento dei letti, la cosiddetta Bettenaufbereitung, alla clinica universitaria di Colonia, quindi anche durante la pandemia da coronavirus. Annachiara ci ha raccontato la sua esperienza: „Le condizioni di lavoro erano a volte surreali, perché c’erano delle incongruenze sui rischi di infezione come è accaduto durante la pandemia. Noi lavoravamo indossando solo la semplice mascherina di carta e non la FFP2. Nel corso della nostra attività di pulizia eravamo costantemente monitorati”. Annachiara, che conosce anche altri italiani che lavorano nel settore delle pulizie, ritiene che, soprattutto chi lavora nel settore delle pulizie negli ospedali, sia sottopagato
Il sindacalista dell’IG BAU
Il sindacato chiede un aumento del salario minimo nel settore delle pulizie di 3 euro lordi all'ora. Ne abbiamo parlato con Gianpaolo Mosca, referente del settore pulizia degli edifici del sindacato IG BAU. Gli abbiamo chiesto quali sono i principali problemi che incontra chi lavora nell'ambito delle pulizie in Germania e quali le condizioni di lavoro: ”In questo lavoro la cosa più pesante è il tempo che hanno a disposizione. Devono fare sempre più cose in meno tempo, poi le paghe sono molto basse. In alcuni casi non ricevono la paga perché il datore di lavoro si dimentica o non vuole pagare per diversi problemi o motivazioni”.