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Speciale: parlando di Storia, di alberi e di Berlino con Desiati COSMO italiano 11.04.2025 17:55 Min. Verfügbar bis 11.04.2026 COSMO Von Cristina Giordano


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Speciale: parlando di Storia, di alberi e di Berlino con Desiati

Stand: 11.04.2025, 18:00 Uhr

a cura di Cristina Giordano e Tommaso Pedicini

Lo scrittore Premio Strega è tornato con un romanzo (Malbianco, Einaudi) che parla di radici e traumi familiari ma anche di Storia, proprio quella con la S maiuscola. E di come la Storia incida nella vita di più generazioni familiari. In questo podcast parliamo con Desiati del libro, del suo rapporto con Berlino... e con i suoi tigli. Della sua scelta di tornare a vivere al Sud, ma anche di Seconda guerra mondiale, di IMI, della caduta del Muro e dell'arrivo degli albanesi in Puglia.

Schrifsteller Mario Desiati

Lo scrittore Mario Desiati

Malbianco

È l'ultimo romanzo dello scrittore pugliese in cui storie e segreti familiari si intrecciano con le principali vicende del Secolo breve. Il nome del titolo, Malbianco, si ispira a una malattia che rende bianco il fogliame degli alberi e poi li uccide, così come i segreti, il "non detto" possono uccidere la convivenza familiare. Quest'ultimo lavoro di Desiati, uscito da poche settimane in Italia, e in via di pubblicazione anche in edizione tedesca, è ambientato tra la Puglia e la Germania, tra il presente e il passato.

IMI, Muro e albanesi

Buchumschlag

La copertina di Malbianco edito da Einaudi

La Storia, dicevamo, quella con la S maiuscola, è presente in più modi in Malbianco e nel podcast che abbiamo dedicato a Mario Desiati. Attraverso le pagine di del libro si fa luce sul tragico destino degli IMI, i prigionieri militari italiani internati nella Germania nazista per aver rifiutato di aderire alla Repubblica sociale fascista dopo l’8 settembre 1943. Anche il nonno dello scrittore è stato prigioniero in Germania, cosa che – sostiene Desiati – lo ha sicuramente influenzato. Ma con Desiati abbiamo parlato anche di Berlino, del Muro, della sua caduta e dei ricordi legati al 1989. Nel caso di Desiati, la caduta del Muro di Berlino ha trovato un suo senso compiuto un paio di anni dopo, nelle conversazioni con i suoi coetanei arrivati in Italia sui barconi dall'Albania, a partire dal 1991. Nei loro sogni e nel loro vissuto Mario, allora ragazzino, comprese anche il senso della caduta di quel muro migliaia di chilometri più a Nord.

Il rapporto con Berlino

Il Premio Strega 2022, autore di Spatriati, Candore, Ternitti e de Il Paese delle spose infelici ha vissuto per diversi anni nella capitale tedesca, ma dopo un periodo di pendolarismo tra Germania e Italia, da qualche anno ha deciso di tornare a vivere stabilmente in Italia. Berlino rimane però per Desiati un luogo in cui tornare almeno una volta all’anno, anche solo per rivedere i suoi amati tigli, per lui l'emblema di una città e punto di riferimento di una realtà che pure è cambiato tanto e molto velocemente. Anche perdendo degli elementi che la rendevano unica.